Le esportazioni verso il Brasile sono cresciute del 7% nel 2015 a 263 milioni di euro. In termini di volumi, il mercato brasiliano vale circa 800mila ettolitri e da questo punto di vista è rimasto piuttosto stabile negli ultimi anni, con un incremento medio annuo del 2% circa.
Il mercato è oggi dominato dai cileni, che hanno esportato in Brasile per circa 100 milioni di euro nel 2015, con un incremento del 14% (contro +7% totale) e del 12% annuo sui 5 anni (sempre contro +7%).
La quota di mercato del Cile in Brasile è dunque salita al 37%. Il Brasile importa poi 45 milioni di euro di vino dall’Argentina, 37 dalla Francia e 29 dal Portogallo, del quale il Brasile è una ex colonia. L’Italia viene dunque al quinto posto.
Quali le ragioni della scarsa e sempre peggiore penetrazione dei vini Italiani in Brasile?
Un'errata supply chain che porta il prezzo medio del vino italiano di oltre il 50% più caro di un vino francese, a parità di qualità.
Questi i risultati sul prezzo finale del prodotto:
- ITALIA: Chianti DOC 2014: R$160 (€40)
- CILE: Carmenere 2014: R$ 50 (€12,5)
- FRANCIA: Merlot 2012: R$ 80 (€20)